Come passare da Biztalk a SAP Cloud Platform Integration
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Come passare da Biztalk a SAP Cloud Platform Integration



Molte aziende che decidono di migliorare il proprio sistema gestionale scelgono anche di cambiare il proprio sistema di integrazione e passare ai prodotti SAP.

Un sistema di integrazione è in grado di far dialogare fra loro sistemi diversi sia interni all’azienda che di terze parti. Questo cambio di software comporta la migrazione delle interfacce dal vecchio sistema, come ad esempio Microsoft Biztalk, a SAP Cloud Platform Integration (SCPI).

Perché SCPI

SCPI è un servizio in cloud che permette di connettere ambienti cloud e on-premise con altri ambienti cloud e on-premise sia SAP che non. Inoltre, ha la capacità di elaborare i messaggi in tempo reale sia all’interno dello stesso network aziendale che verso partner, clienti e fornitori.

È possibile sviluppare scenari di integrazione per application-to-application (A2A) e business-to-business (B2B) attraverso un ricco set di adapter standard, implementati nativamente, da poter sfruttare per collegarsi ad applicazioni esterne.

È possibile implementare sia flussi asincroni (Come SFTP, IDoc, EDI, e-mail) che flussi sincroni (come OData e Web Service SOAP e REST).

Naturalmente l’elaborazione e lo scambio dei dati è affidabile e sicuro secondo i più recenti standard di sicurezza. I data center di SAP che ospitano questa soluzione sono presenti in tutto il mondo. La modalità di scambio dei messaggi è specificata dall’interfaccia all’interno di ogni scenario in base ai requisiti del processo aziendale.

Punti di attenzione

Quando si affronta una migrazione tra due sistemi completamente diversi, sia a livello infrastrutturale che tecnologico, bisogna accertarsi che le interfacce migrate mantengano il medesimo processo logico di elaborazione in modo che, a livello di business, non debba esserci alcun impatto e che il funzionamento a runtime risulti essere esattamente lo stesso.

È per questa ragione che, prima di procedere con lo sviluppo, è importantissimo analizzare le interfacce sviluppate sul sistema sorgente (in questo caso Biztalk), prestando la massima attenzione sui seguenti punti:

  • L’architettura di ogni interfaccia: sulle interfacce potrebbero esserci delle complessità come routine di router, split o aggregazioni, tutte funzionalità che dovranno essere ricostruite su SCPI. 

  • I mapping da Biztalk possono essere estratti in formato xls, ma questi file non possono essere riutilizzati direttamente da SCPI. Per questa ragione si dovranno analizzare le regole di valorizzazione di ogni campo e riportare le logiche sul nuovo sistema. 

  • Prestare attenzione se sono state sviluppate all’interno del mapping delle funzioni custom in C#, anche in questo caso si dovrà analizzare e ricreare le logiche sul nuovo mapping.

  • Verificare le connessioni necessarie per comunicare con ambienti o applicazioni esterne.

Fasi per lo sviluppo

Una volta estratto tutto il materiale necessario dal vecchio sistema Biztalk è possibile procedere con lo sviluppo delle interfacce su SCPI, seguendo le seguenti fasi:

  • Analisi: analizzare il materiale raccolto ed estrarne le logiche in modo da conoscere i processi sia a livello architetturale che di valorizzazione del messaggio. 

  • Mapping: sviluppare un meccanismo di corrispondenza tra il messaggio di ingresso e quello d’uscita, dove andremo ad implementare tutte le logiche di valorizzazione e di transcodifica.
    Su SCPI è possibile fare un mapping sfruttando le seguenti tecnologie:

    - Message Mapping: sistema “drag & drop“ che con un’interfaccia grafica permette di collegare velocemente i campi sfruttando le funzione standard già implementate.

    - XLST: sfruttare un linguaggio di trasformazione dei file XML.

    - Script Groovy: inoltre è possibile sviluppare un programma in Groovy per poter costruire liberamente il messaggio. 


  • Adapter: scegliere e configurare gli adapter strandard per comunicare con il modo esterno.


  • Test: testare le interfacce è importantissimo per essere sicuri di aver ricreato correttamente tutte le logiche presenti sul vecchio sistema.
    È consigliato testare in parallelo il vecchio e il nuovo flusso in modo da verificare istantaneamente che i messaggi risultanti siamo identici. Inoltre suggeriamo di testare tutti le possibili casistiche presenti nel messaggio, più un‘interfaccia è complessa e più necessiterà di test approfonditi.

Vuoi migrare le tue interfacce su un sistema SCPI? Affidati all’esperienza dei nostri consulenti SAP, scrivici a info@spintechgroup.com

Categoria

News Spintech

Tags

sap scpi,real time