SAP: l’evoluzione del sistema da R/2 a R/3
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SAP: l’evoluzione del sistema da R/2 a R/3

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Secondo appuntamento con la storia dei sistemi SAP, ricostruita con cura da Alexander Roan in un interessante articolo sul blog di SAP.
Dopo il primo capitolo, dedicato a R/1 e al suo avvento negli anni Settanta, in questo post parleremo brevemente di R/2 per passare rapidamente a R/3 e ai suoi aspetti più innovativi rispetto alle versioni precedenti.

Buona lettura!


SAP R/2

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Il passaggio da SAP R/1 a R/2 fu, da un punto di vista tecnico, un passaggio più delicato, con la semplice introduzione di migliorie nella funzionalità definite basic, man mano che SAP cominciava ad accrescere la propria base di clienti.

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Il passaggio a R/3, negli anni Novanta, fu invece molto più significativo, in virtù di cambiamenti più sostanziali:

- R/1 e R/2 erano classificati come sistemi mainframe, R/3 invece come sistema client/Server. Lasciando da parte gli aspetti prettamente tecnici, questo rese possibile: 

  • Una interfaccia grafica per l’utente più completa (per desktop e laptop); 
  • Una impostazione lato server più conveniente, più flessibile e più facilmente scalabile; 

- Il passaggio da R/2 a R/3 e i continui sviluppi di R/3 nel corso degli anni 90 consentirono inoltre un notevole aumento dei processi di business che lo strumento era in grado di gestire.

R/2 e R/3 sono sistemi molto diversi tra loro: per passare dall’uno all’altro, era necessario estrarre e trasformare i dati prima di caricarli su R/3, dovendo inoltre mappare tutti i processi.
L’autore racconta “nella mia esperienza, il passaggio da R/2 a R/3 fu simile a quello da un sistema non-SAP a R/3. Negli anni Duemila ho gestito numerosi aggiornamenti da R/2 a R/3 e anche passaggi da sistemi mainframe come BAAN a R/3: nei due casi, l’approccio e le attività previste era molto simili”.

Parlando di R/3 è inoltre importante considerare la scalabilità e la globalizzazione, i sistemi mainframe venivano usualmente implementati per un singolo paese o per una singola unità di business. 

L’architettura di R/3, conveniente e più scalabile, offriva invece l’opportunità di coprire funzionalità per un’intera regione o addirittura a livello globale.

Questo fattore è importante poiché è uno degli elementi che portarono all’impiego di maggiori volumi di dati e a sfide superiori in termini di performance.

R/3 si evolveva, anno dopo anno, come un sistema complesso e integrato, sempre più utilizzato da organizzazioni su scala globale.
Questo pose le basi per l’avvento di HANA.

Un confronto sull’aspetto di R/2 e R/3



Per illustrare in modo semplice la differenza tra R/2 e R/3 nell’aspetto di interfaccia basta dare un’occhiata a questi screenshoot. 

  • R/2 ha un’interfaccia molto semplice, in cui i tasti di funzione e codici vengono utilizzati per sfogliare i campi;
  • R/3 comprende menù, tab, bottoni, la funzione “Help” ecc.. 

Vedremo un altro significativo salto a livello visivo nel passaggio da R/3 ad HANA.

Una nota sulla varietà di processi di R/3


Il diagramma illustra i differenti moduli o “aree funzionali” gestiti da R/3. 

Mentre ERP e R/3 possono sembrare complessi tutto ciò che fanno è registrare le attività di business inserendo le transazioni nel sistema e l’informazione relativa a ciascuna viene immagazzinata in un database.

Questo consente poi di vedere e regolare quell’informazione per la gestione dell’azienda.
Ecco alcuni semplici esempi di alcuni dei moduli riportati nel diagramma: 

  • FI – finance
    Registra le rateazioni periodiche. 
  • CO – controlling
    Registra / mostra la spesa relativa ai differenti settori dell’azienda 
  • SD – sales and distribution.
    Registra un ordine di vendita 
  • PP – production planning.
    Pianificazione della produzione 
  • HR – human resources
    Gestisce le paghe dei dipendenti 

La versione originale è accessibile qui: http://bit.ly/SAP_HANA_original

Categoria

Gestionali

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